Chi sono

Sono nato a Gioia Tauro l’8 gennaio 1956, ma da sempre vivo ad Ivrea, che sento ormai la mia città. Sono sposato e padre di due figli.

Salvatore Rao

Salvatore Rao

Dopo la maturità tecnica mi sono iscritto a giurisprudenza, ma la laurea non l’ho mai conseguita perché proprio negli ultimi anni delle superiori, con la maggiore età, è giunta anche la passione per la politica. Una passione arrivata nel 1974 e che non mi ha più lasciato.

Con la politica e l’università è iniziato anche il lavoro, anzi, ho cominciato a fare politica attiva proprio in un’azienda metalmeccanica: studente lavoratore, fui subito delegato sindacale per la Fim-Cisl. Due volte licenziato per rappresaglia, avevo denunciato le cattive condizioni di lavoro interne, entrambe le volte sono stato reintegrato e l’azienda condannata per comportamento anti-sindacale.

Allora lo scontro di classe era una cosa seria: al solo fischio di un operaio tutti uscivano dalla fabbrica per protestare. I diritti dei lavoratori non sono nati dal nulla. Il mio, il nostro impegno politico è stato sempre proiettato verso il futuro, verso progetti di trasformazione e cambiamento. C’era un grande movimento di massa in quegli anni di lotta, perché tutti credevamo che il cambiamento fosse domani. I tanti diritti civili, le enormi trasformazioni della società ora sembrano acquisiti, ma allora li abbiamo conquistati.

Dal 1981 al 1990 sono stato delegato Slc-Cgil, nel ’91 sono diventato segretario del Circolo “Mauro Brun” – Partito della Rifondazione Comunista di Ivrea e sono rimasto in carica fino al ’98. Al Comune di Ivrea sono stato consigliere comunale, dal 1994 al 1998, e Assessore alle Politiche Sociali, Lavoro e Formazione Professionale dal 1999 al 2002, Vicesindaco dal 2003 al 2007, quando  sono stato chiamato ad assumere l’incarico di Assessore alla Solidarietà Sociale, Programmazione Sanitaria e Politiche Giovanili della Provincia di Torino, carica che  ho ricoperto fino al giugno 2009; di nuovo consigliere comunale a Ivrea e Vicepresidente dell’ Anci Piemonte fino al maggio 2013; dal 25 luglio 2011 a maggio 2013 sono stato un componente del Consiglio delle Autonomie della Regione Piemonte come rappresentante dei Comuni piemontesi; sono un componente dell’ufficio di coordinamento regionale del Forum del 3° SettoreVicepresidente dell’ Associazione di promozione sociale la “Bottega del Possibile” di Torre Pellice dal novembre 2009.

Salvatore Rao

Credo che agli incarichi politici si debba arrivare dopo l’esperienza sul campo: le competenze scolastiche sono un aiuto indiscutibile, ma non bastano. Senza la militanza politica si rischia di non viverla, la politica, se la si fa per pura professione si rischia di essere dipendenti dai gruppi, dalla politica stessa. Avere un altro lavoro che mi mantiene- sono infatti dipendente delle Poste Italiane – mi consente di essere più libero, la politica deve essere un servizio.

Per me sono state utili anche le attività prestate nell’associazione Città del Sole, fondata nel 2000 con alcuni compagni, e quelle del Comitato “Un varco di Pace” di Ivrea, formatosi nel 2001. Insieme abbiamo portato avanti progetti di cooperazione in Colombia, in ex-Jugoslavia, dove abbiamo sostenuto un orfanotrofio, e in Palestina, dove abbiamo operato, in collaborazione con la Caritas di Gerusalemme e i pacifisti israeliani, per realizzare ponti di pace – fiduciosi del capitale umano presente, scambi giovanili e centri di aggregazione per i giovani e per le donne. Luoghi in cui ho avuto modo di recarmi e chi mi hanno segnato profondamente.

La mia voglia di viaggiare, al di là anche del servizio, mi ha portato a visitare diverse città dell’allora Unione Sovietica (Mosca, Leningrado, Kiev, Samarcanda…) e altre Repubbliche dell’Asia. E poi amo camminare in montagna, sono un ottimo cercatore di funghi e mi diletto (e rilasso) ai fornelli.